#30 UNA TERRA DI MIRACOLI, PARTE PRIMA
In questa puntata, di come mi credevo intelligente e invece mi feci fregare da un bramino, e di un paese moderno che si scoprì pieno di paura, stregonerie e profeti.
Ciao! Buon venerdì sabato (mannaggiaame)!
Il trentesimo episodio di Pappagalli, “Una Terra di Miracoli”, è online, tra poco cominciano le feste, ho messo gli addobbi, e a quanto pare comincio ad avere nemici importanti.
Forse per seguire l’invito di Francesco, mi sono reso conto che la puntata che stavo preparando era davvero troppo lunga per questi tempi moderni & furibondi, e che non avrei avuto nessun diritto (e nessuna possibilità, diciamolo) di tenervi appiccicati a una mega-puntata di un’ora e mezza, quindi mi sono detto che era meglio dividere la storia in tre parti.
(Così mi sono pure preso il lusso di inserire il primo cliffhanger in due anni di podcast, uau!)
Ascolta l’episodio #30 di Pappagalli, “Una Terra di Miracoli, parte prima”, su Spreaker o su Spotify.
“Fear is a powerful thing, it can turn your heart black you can trust /
I’ll take your God-filled soul, and fill it with Devils and Dust.”
Così cantava Springsteen in una sua canzone bellissima del 2005 che si chiamava, per l’appunto, “Devils and Dust”.
Ho pensato che sarebbe stato un nome bellissimo per questa puntata, solo che “Diavoli e polvere” non suonava troppo bene, e poi si sarebbe perso il riferimento.
Un paio di versi che dovrebbero metterci in guardia non tanto dal fatto di provare paura e angoscia (il futuro, il mutuo, omicron, argh), quanto dal fatto di arrivare a credere e a fare qualsiasi cosa pur di riuscire ad allontanarle per un po’ (purtroppo poi paura e angoscia hanno l’abitudine di tornare).
Ed è quello che accade alla società di un paese intero, uscito in ginocchio dalla peggiore catastrofe della sua storia, e pronto a credere a qualsiasi cosa: la Germania, che dopo la seconda guerra mondiale diventa improvvisamente una terra di prodigi e di segni, dove compaiono streghe e profeti, e dove si aspetta (seriamente!) la fine del mondo.
L’ha raccontato una professoressa e storica dell’Università del Tennesse, Monica Black, in un libro BELLISSIMO, che si intitola: “A demon-haunted land. Witches, wonder-doctors, and the ghosts of the pasts in WWII Germany”.
Più leggevo questo libro, più mi rendevo conto che raccontava una storia che ci può essere utile anche per capire i tempi complicati che stiamo vivendo. Forse aspettare l’apocalisse è un po’ esagerato, ma anche pensare di iniettarsi candeggina per prevenire il COVID non scherza.
Oltre al libro di Monica Black, per preparare questa puntata ho letto un saggio breve, ma molto interessante, scritto dalla politologa Hannah Arendt, che da ebrea tedesca fuggita ai nazisti tornò nel suo paese nel 1949, e raccontò le sue impressioni in un libro, che in italiano si chiama “Ritorno in Germania” ed è edito da Doninzelli.
Fate i bravi (e non iniettatevi candeggina)! Vi vogliamo bene!