Ciao! Buon giovedì!
Mi sono preso una pausa un po’ più lunga del solito prima di pubblicare questa puntata, della quale vi chiedo scusa, ma ne avevo veramente bisogno.
E’ bello lavorare da soli ed essere tranquilli & liberi & spensierati, ma naturalmente il problema di fare tutto da soli è che non c’è nessuno a coprirti quando qualcosa non va. Si parla tanto di intelligenza artificiale, ma mi sa che nell’attesa della singolarità tocca ancora arrangiarsi.
Per ripartire, ho scelto di affrontare un tema complicato ma molto affascinante, secondo me: le due storie parallele di come un ragazzino smise di avere paura della morte e iniziò a scrivere; e di come l’umanità scoprì una delle forze fondamentali del cosmo, forza che oggi ci permette di fare molte cose utilissime e di vitale importanza: per esempio, chiedere a CHAT GPT qual è il suo brano preferito dei Led Zeppelin.
In questa puntata: IT’S ELECTRIC.
Ascolta la puntata #47 di Pappagalli, “Cavalcando il fulmine”, su Spreaker oppure su Spotify.
Un famosissimo discorso di David Foster Wallace comincia con l’altrettanto famoso aneddoto su due pesci giovani che incontrano un pesce più anziano. Il pesce anziano chiede loro: “ehi ragazzi, com’è l’acqua oggi?”. Poi il pesce anziano se ne va, e uno dei due pischelli chiede all’altro: “ma che diavolo è l’acqua”?
Noi oggi viviamo circondati dall’elettricità. E’ una forza talmente onnipresente, e così facile da evocare, che per noi è normale darla per scontata. Chiedete a qualcuno “da dove viene l’elettricità?” ed è molto facile che vi risponda “dal muro” (per lo meno, questo è quello che avrei risposto io fino a pochissimo tempo fa).
L’elettromagnetismo è ovunque. E’ una forza fondamentale del cosmo, più potente della gravità (in effetti la gravità non è poi così potente, pensate: ci vuole un intero pianeta per tenervi coi piedi per terra). E’ tutto intorno a noi ed è dentro di noi. Eppure, proprio come l’acqua per i pesci della storia, per moltissimo tempo noi siamo stati completamente all’oscuro della sua potenza.
A un certo punto, nel 1700, abbiamo cominciato a interessarci a questo strano fenomeno. Mentre cercavamo di capirlo, ci davamo scosse a vicenda nell’interesse della scienza.
Per preparare questo episodio mi sono documentato su numerosi libri e articoli scientifici (e meno scientifici), che spero vi saranno utili qualora voleste saperne di più.
Su Ray Bradbury e il suo incontro con Mr. Electrico ⚡
“La Notte” è un racconto di Ray Bradbury che potete trovare nei ‘Cento Racconti - Autoantologia 1943-1980’.
La storia dell’incontro tra Ray e Mr. Electrico è narrata in varie interviste e saggi; io mi sono rifatto alla biografia di Ray Bradbury, ‘The Bradbury Chronicles: the life of Ray Bradbury’, scritta da Sam Weller, e disponibile gratis legalmente sul sito archive.org. Dell’episodio racconta lo stesso Bradbury in un libro con dei saggi sulla scrittura, che si chiama ‘Zen in the Art of Writing’.
Sull’elettromagnetismo ⚡
Per i riferimenti sulla storia dell’elettricità mi sono basato su un saggio divulgativo che doveva essere molto semplice, ‘The History of Electricity and Magnetism’, di Herbert W. Meyer, pubblicato negli anni settanta dal MIT. Anche questo lo trovate online su archive.org.
Capire esattamente perché un campo elettrico produce un campo magnetico non è per niente semplice. Secondo me un’ottima spiegazione, anche se servirà comunque mettere in pausa qualche volta il video per riordinare le idee, la trovate su questo video di Youtube qui sotto:
Sulla storia dei primi esperimenti con l’elettricità ⚡
Per scrivere la storia dei primi esperimenti con l’elettricità mi sono basato soprattutto sulla ricerca di Paola Bertucci, che sull’argomento ha scritto un libro per Bollati Boringhieri: ‘Viaggio nel paese delle meraviglie - scienza e curiosità nell’Italia del Settecento’. Alcuni spunti interessanti li trovate anche in questo suo articolo, scritto in inglese, dal titolo: ‘Sparks in the dark: the attraction of electricity in the eigtheen century’.
Tra le applicazioni più divertenti (almeno per quanto mi riguarda) dell’elettromagnetismo, c’è soprattutto la chitarra elettrica. Noi che strimpelliamo siamo abituati a pensare alla chitarra elettrica come a “una semplice chitarra” a cui è stata attaccata la presa elettrica per connetterla all’amplificatore. In realtà però la chitarra elettrica, per come è fatta, è proprio uno strumento diverso rispetto a una chitarra classica o una acustica.
Mentre le prime sono amplificate grazie a un microfono (che di solito è messo davanti allo strumento o può essere incorporato all’interno della cassa armonica), che quindi cattura il suono naturale delle corde che vibrano, la chitarra elettrica funziona proprio in un altro modo.
Quando suoni una chitarra elettrica, in effetti lo strumento funziona un po’ come una dinamo. Sotto le corde sono infatti piazzati dei magneti (dei pickup), che attraverso la vibrazione della corda producono un campo elettromagnetico, e che sono avvolti da migliaia di piccolissimi fili elettrici. I pickup sono connessi a un circuito elettrico all’interno della chitarra, che cattura questi impulsi elettrici e li trasmette all’amplificatore.
Il risultato finale è questo qui:
E per questa volta è tutto!
Fate i bravi, vi vogliamo bene!
se vuoi che smetta ad ogni puntata di farti i complimenti bisogna che qualche volta pubblichi un podcast brutto, corto e non documentato , altrimenti devo stupirmi ogni volta di quanto qualsiasi argomento possa essere coinvolgente . Non ho capito ne l'elettricità ne tanto meno l'elettromagnetismo , ma è stato comunque bello che qualcuno cercasse di spiegarlo e non era comunque così importante per comprendere il senso del messaggio. Ricordo di aver letto alcuni libri di Ray Bradbury “Cronache marziane” “Fahreneit 451” e forse altri, ma non sapevo nulla della sua genesi creativa . Ora posso dire con certezza che la mia infanzia è stata molto più anonima , forse per quello non sono diventato famoso :-)