Ciao! Buon lunedì!
Temevo di non farcela e di dovere rimandare l’uscita dell’episodio perché, tra una cosa e l’altra, che vuoi farci, ho ri-preso il COVID (se la mia voce suona ancora peggio è del solito è soprattutto per quello, chiedo venia). Poi però per fortuna stavolta non mi è venuta così tanta tosse, ho tenuto duro, mi sono strafatto di Rinazina & Paracetamolo & Propoli e ce l’ho fatta a finire giusto in tempo per Halloween. Evviva!
In questo episodio: I’ve seen the future and I’ve left it behind, per citare gli Antichi Maestri.
Ascolta l’episodio #50 di Pappagalli, “Ufficio Premonizioni”, su Spreaker oppure su Spotify.
In questa puntata racconto una storia, vera, che però sembra presa pari pari da un libro di Stephen King o un episodio di The Twilight Zone o anche, perché no, da un racconto di Philip Dick, di cui Pappagalli parlò giusto un anno fa e che in una sua famosissima storia, Rapporto di Minoranza, parlava di impiegare dei precog, cioè dei precognitivi, per combattere il crimine.
Allo psichiatra britannico John Barker, nel 1966, venne in mente la stessa idea, o quasi. Invece di usare i veggenti per prevenire il crimine, lui sperava di poter prevenire i disastri.
Per scrivere questa storia, mi sono basato su un libro scritto dal giornalista Sam Knight.
Il libro si chiama “The Premonitions Bureau - A true account of death foretold” (link) e se volete approfondire questa storia ve lo raccomando.
Oltre al libro, Knight aveva raccontato la storia di John Barker e del suo esperimento in questo pezzo uscito per il New Yorker nel 2019, “The psychiatrist who believed people could tell the future” (link).
La musica di questo episodio
Una menzione speciale nel caso di questa puntata va fatta per la musica. Nella stesura di questo episodio, per aiutarmi a scrivere ho ascoltato molto i brani scritti da un artista ambient di Madrid, (LUX), che compone lunghi pezzi ispirati a un’atmosfera un po’ à la Blade Runner.
Ho trovato la sua musica molto suggestiva, e molto utile, e sono stato molto contento quando (LUX) ha cortesemente accettato di lasciarmi usare i suoi brani per accompagnare la narrazione di questo podcast.
Trovate tutta la sua discografia su bandcamp, a questo link qui:
https://lux-ambient.bandcamp.com/
Non mi è mai capitato di avere la fortuna di usare per un episodio di Pappagalli la stessa identica musica che ho ascoltato mentre lo scrivevo, quindi per me questo episodio è un po’ speciale. Muchas Gracias, Lux!
Bene, anche per questa puntata è tutto. Prima di salutarci, però:
Saluti da Koki (e dal Vostro Affezionatissimo),
Fate i bravi! Vi vogliamo bene (anche se Koki un po’ burbero in effetti lo è).
una storia veramente interessante , grazie per averla raccontata :-)
visto che siamo in chiacchiera magari aggiungo che ho apprezzato molto l'equilibro dello svolgimento , quando si parla di fatti dalla spiegazione complessa si può facilmente cadere nel complottismo del mistero , oppure al contrario liquidare tutto come privo di evidenze scientifiche. Lasciare invece che sia l'ascoltatore a decidere è sicuramente la tecnica più difficile